1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ciao a tutti. Scrittore? Grazie per l'appellativo. Fortunatamente non mi considero uno scrittore, ma uno che scrive ciò che pensa, come lo pensa e come lo immagina, per non dimenticarlo. Osservo e sogno da sempre. Immagino il presente in ogni sua dimensione e sogno il futuro dando vita ai desideri ed è sempre come viverli. Oggi ho 40 anni e porto dentro di me ogni sensazione provata in una vita, con una memoria emozionale che auguro a tutti. Sono nato e ho vissuto la mia infanzia a Torre Annunziata, la città che descrivo all'inizio del libro. Ne descrivo molte altre e questo mi rappresenta. Rappresenta la mia indole di viaggiatore e osservatore, sempre alla ricerca di qualcosa da scoprire e forte delle certezze che porto dentro. Ho tante cicatrici sul corpo e nell'anima, ma ognuna è frutto di un azzardo a cui non rinuncerei mai.